Isabella Galletti Gianoli

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Isabella Galletti Gianoli

Isabella Galletti Gianoli (nata Filomena Rustichelli; Bologna, 11 novembre 1835Milano, 31 ottobre 1901) è stata una cantante lirica italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlia di Antonio, custode della Basilica di San Petronio, e di Maria Galletti, fu notata dall'impresario Luigi Vedriani, il quale la introdusse al mondo operistico.[1]

Nel 1852 debuttò interpretando un ruolo minore nel Nabucco a Pieve di Cento. In seguito interpretò Leonora in La forza del destino e Eboli in Don Carlo a Milano e Azucena ne Il trovatore a Parma, e il 24 febbraio 1863 si esibì nella prima de Il brigidino di Verdi alla Camera della Badessa.[2] Successivamente si esibì a Spoleto e a Venezia e fu prima donna al Teatro di Corfù. Cantò inoltre al Comunale di Ferrara nel 1859, al Teatro Grande di Trieste nel 1860, e si aggregò all'Accademia Filarmonica di Bologna.[1]

A causa delle numerose gravidanze e delle morti premature di alcuni dei suoi figli, fu costretta ad interrompere frequentemente la sua carriera e a rinunciare a svariate apparizioni e tournée, come ad esempio al Teatro alla Scala, a Vienna, Londra e San Pietroburgo.[1]

All'Opera del Cairo Paul Draneht le propose il ruolo di Aida, nonostante trovasse la sua personalità un po' capricciosa.[2] Tornata in Italia cantò in prima assoluta in Olema di Carlo Pedrotti a Modena, e nel 1875 a Firenze cantò il melodramma in 5 atti intitolato Dolores, scritto appositamente per lei.[1]

Appesantita e affaticata dai numerosi viaggi all'estero, nel 1883 smise di cantare per dedicarsi all'insegnamento.[2]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1858 sposò il pesarese Girolamo Gianoli, dal quale ebbe 7 figli. Prima del matrimonio ebbe un figlio illegittimo.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Galletti Gianoli Isabella detto/a Filomena Rita Elisabetta Rustichelli, su storiaememoriadibologna.it.
  2. ^ a b c Roberta Montemorra Marvin, The Cambridge Verdi Encyclopedia, ISBN 9781107782525.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN42175908 · ISNI (EN0000 0000 0202 6483 · SBN MUSV028526 · BNF (FRcb158526174 (data) · WorldCat Identities (ENviaf-42175908